La cybersecurity o sicurezza informatica non è solo una questione di software, ma di cultura. Lo dimostra il recente episodio del Louvre, dove un banale errore nella gestione delle password ha aperto la strada a un attacco che ha messo in imbarazzo una delle istituzioni più famose del mondo.
Un caso simbolico che ricorda a tutte le organizzazioni — pubbliche e private — quanto anche le realtà più solide possano diventare vulnerabili se trascurano le basi della cybersecurity:
In un contesto dove la sicurezza digitale è sempre più parte della strategia d’impresa, noi di Pixsmart Digital Agency, in partnership con Digital Engineering, offriamo ai nostri clienti un approccio integrato che unisce comunicazione strategica e competenza tecnica avanzata. Perché un brand credibile oggi deve essere visibile, efficace e sicuro.
Ad Ottobre 2025, il Museo del Louvre è stato protagonista di un attacco informatico che ha svelato gravi falle nella gestione delle sue infrastrutture digitali.
Secondo fonti come Red Hot Cyber, Reuters e The Deeping, la password di accesso al sistema di videosorveglianza era semplicemente… “Louvre”.
Un dettaglio apparentemente banale, ma sufficiente a consentire agli hacker di accedere all’intero sistema di monitoraggio interno.
La vulnerabilità non era solo tecnica, ma organizzativa: mancanza di governance, protocolli non aggiornati e scarsa consapevolezza del rischio. Il caso ha acceso i riflettori su una verità scomoda: la debolezza delle credenziali e la mancata integrazione tra sicurezza fisica e digitale sono ancora tra le cause principali delle violazioni aziendali.
Come riportato da Red Hot Cyber, l’uso di password semplici e condivise è una delle principali vulnerabilità nelle reti aziendali.
In molte organizzazioni le credenziali non vengono aggiornate per anni o sono note a troppi utenti.
Le aziende dovrebbero implementare:
Il caso Louvre ha mostrato che non esiste sicurezza a compartimenti stagni.
Telecamere, sensori, accessi fisici e reti informatiche fanno parte di un unico ecosistema.
Ogni dispositivo connesso rappresenta un potenziale punto d’ingresso per un attacco.
Serve una strategia integrata di cybersecurity che metta in comunicazione la parte IT e quella operativa.
Secondo Reuters, l’errore più grave è stata la mancata percezione del rischio. Quando un’organizzazione pensa “non succederà mai a noi”, smette di aggiornare procedure, sistemi e password.
La sicurezza informatica non è una spesa: è un investimento sulla reputazione, sulla fiducia dei clienti e sulla continuità operativa.
Dal caso del Louvre possiamo ricavare 5 azioni concrete per migliorare la sicurezza informatica aziendale:
Il caso Louvre ci ricorda che la sicurezza informatica è prima di tutto una questione di cultura e organizzazione.
Una password debole o una policy dimenticata possono causare danni economici e reputazionali enormi.
Le aziende che vogliono evitare situazioni simili devono investire in prevenzione, formazione e governance.
Solo così potranno costruire una presenza digitale solida, credibile e sicura.
In un mondo digitale sempre più interconnesso, Pixsmart Digital Agency affianca imprese e istituzioni nello sviluppo di strategie digitali sicure e sostenibili.
Grazie alla partnership con Digital Engineering, azienda specializzata nello sviluppo di software, app e sistemi complessi, possiamo offrire servizi avanzati di cybersecurity, combinando visione strategica e know-how tecnico.
